
GALLES: NON INSEGUIRE, ATTRAI
“Non inseguire, attrai”

Si ringrazia:
Caryl Thomasy
Resp. Sviluppo Community femminile per la Fed. Gallese
- La storia del movimento femminile in Galles
- Testimonianze
- Tempo di lettura 7′
GALLES - Scopri di più
Presto una breve descrizione del Galles.
STORIA DEL PAESE
1. Quando è nato il movimento del rugby femminile nel tuo paese e qual è la sua storia? Com’è strutturato il rugby nel tuo Paese?
Le prime formazioni di rugby femminile iniziarono a prendere forma in Galles tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. La prima partita documentata della nazionale femminile gallese fu giocata nel 1987 contro l’Inghilterra a Pontypool. Nel 1991, il Galles ha avuto l’onore di ospitare la prima Coppa del Mondo di rugby femminile, un evento che ha contribuito a dare visibilità al movimento a livello globale. La crescita e i risultati internazionali: La nazionale femminile gallese ha partecipato a diverse edizioni della Coppa del Mondo. Il loro miglior risultato è stato un quarto posto nel 1994, dopo aver perso la semifinale contro gli Stati Uniti. Nel 1996, è stato istituito l’Home Nations Championship, che ha visto la partecipazione di Galles, Inghilterra, Irlanda e Scozia. Questo torneo, con l’aggiunta successiva di Francia e Italia, si è evoluto nell’attuale Sei Nazioni femminile. Nel Sei Nazioni, le gallesi hanno ottenuto il secondo posto in tre occasioni (2006, 2008 e 2009) e hanno vinto la Triple Crown nel 2009. Sviluppi recenti e il professionismo: Negli ultimi anni, il movimento gallese ha compiuto passi importanti verso il professionismo. Già a partire dal 2022, sono stati introdotti i primi contratti professionistici per le atlete. La crescita si riflette anche a livello di base, con un aumento del numero di club e l’apertura di “Female Hubs” in tutto il Galles per le ragazze di tutte le età. Oggi la squadra è in costante crescita e si sta preparando per la Rugby World Cup del 2025, alla quale si è qualificata dopo essersi assicurata un posto nel torneo WXV 2 del 2024. Il rugby, in Galles, è una vera e propria “religione” e il movimento femminile, dopo anni di sviluppo, sta consolidando il proprio ruolo, guadagnando sempre più visibilità e supporto. La Welsh Rugby Union (WRU) gestisce un sistema di campionati nazionali per il rugby femminile, strutturato su più livelli per favorire la crescita del movimento a tutti i livelli, dal professionismo al livello amatoriale. I campionati principali sono: Premiership: È il massimo livello del rugby femminile in Galles. Nella stagione 2024-2025 ha visto la partecipazione di 8 squadre: Burry Port, Bonymaen, Llandaff North, Pontyclun, Seven Sisters, Caernarfon, Caereinion e Whitland. Championship: Il secondo livello, diviso tra una lega “East” e una “West”, ospita 16 squadre in totale, 8 per ogni raggruppamento. Leghe inferiori: Al di sotto di questi due livelli principali si trovano ulteriori leghe regionali che completano il sistema, garantendo a un numero ancora maggiore di club la possibilità di competere. Queste leghe sono suddivise in base a criteri geografici, come ad esempio la “East Wales League”, la “West Wales League” e la “North Wales League”. Questa struttura, che include anche i Female Hubs, è pensata per offrire un percorso di sviluppo chiaro per le giocatrici di tutte le età, dalle giovanili fino al livello senior, e per ampliare la base di praticanti in tutto il Paese.
2. Pensi che giocare a rugby abbia un impatto sociale per una donna nel tuo paese? Secondo te, cosa può offrire il rugby alle donne del tuo paese?
Il rugby femminile, in un paese come il Galles dove il rugby è una parte fondamentale dell’identità culturale, ha un impatto significativo e multifattoriale sulle donne gallesi, andando ben oltre il semplice aspetto sportivo. Ecco alcuni degli impatti principali:
- Promozione dell’empowerment e della fiducia in sé stesse: Il rugby è uno sport fisico che richiede forza, resilienza e lavoro di squadra. La partecipazione, soprattutto a livello agonistico, aiuta le donne a sviluppare una maggiore consapevolezza del proprio corpo e delle proprie capacità. Superare le sfide fisiche e mentali del gioco contribuisce a costruire una forte autostima e un senso di empowerment che si riflette anche nella vita quotidiana.
- Rompere gli stereotipi di genere: Il rugby è tradizionalmente visto come uno sport “maschile”. La crescente visibilità e il successo del rugby femminile in Galles sfidano direttamente questi stereotipi, dimostrando che le donne sono forti, determinate e capaci di eccellere in discipline fisiche. Questo contribuisce a cambiare la percezione sociale del ruolo delle donne nello sport e nella società in generale.
- Miglioramento della salute fisica e mentale: Come ogni sport di squadra, il rugby femminile incoraggia uno stile di vita sano e attivo. La pratica regolare migliora la forma fisica, la forza e la resistenza. Inoltre, l’ambiente di squadra offre un supporto sociale cruciale, contribuendo a ridurre lo stress e a migliorare il benessere psicologico.
- Creazione di modelli di ruolo femminili: Atlete di alto livello come le rugbiste della nazionale gallese diventano modelli di ruolo per le ragazze più giovani. La loro dedizione, disciplina e successo ispirano una nuova generazione a praticare sport e a perseguire i propri obiettivi, sia dentro che fuori dal campo.
- Opportunità professionali e di leadership: Con l’introduzione di contratti professionistici da parte della WRU, il rugby femminile sta offrendo alle atlete gallesi la possibilità di fare dello sport una carriera a tempo pieno. Inoltre, le ex giocatrici e le figure femminili che lavorano nel movimento ricoprono ruoli di leadership all’interno della Federazione (come nel caso di World Rugby, Six Nations, Rugby Europe) e dei club, creando percorsi professionali e dirigenziali.
- Inclusione e senso di comunità: I “Female Hubs” e i club locali di rugby femminile promuovono l’inclusione, accogliendo donne di tutte le età, fisici e provenienze. L’atmosfera di comunità e solidarietà tipica del rugby offre un senso di appartenenza e un ambiente di supporto, che è particolarmente importante per le donne che potrebbero sentirsi messe in disparte in altri contesti. In sintesi, il rugby non è solo un gioco in Galles, ma un veicolo per il cambiamento sociale che sta avendo un impatto profondo e positivo sulla vita delle donne gallesi, promuovendo salute, fiducia, leadership e abbattendo barriere culturali.
UN VIAGGIO NEL RUGBY
1. Quando hai iniziato a giocare a rugby e come hai scoperto della sua esistenza ?
Ho iniziato a giocare a rugby a 15 anni. Nella mia scuola non si praticava, ma ho avuto la fortuna di fare volontariato nel mio club di rugby locale, pensando che non ci fossero ragazze interessate, così ho organizzato una sessione di prova, dove si sono presentate più di 60 ragazze! Guardavo il rugby in TV, specialmente il Sei Nazioni, e conoscevo questo sport. Crescendo nel Galles occidentale, tifavo per gli Scarlets (la squadra maschile) ma non c’era una squadra femminile locale e giocavo più che altro a hockey e tennis. Ricordo un momento significativo per me quando ho visto una giocatrice di rugby gallese in una rivista sportiva arrivata a scuola; questa cosa mi ha incuriosito e ho voluto saperne di più.
2. Cosa ti ha insegnato il rugby che ha avuto un impatto sulla tua vita quotidiana? Puoi farmi un esempio di quando una mentalità da rugby ti è stata utile?
Ho imparato tantissimo dal rugby; ci sono così tante abilità trasferibili dallo sport alla vita. Come lavorare in squadra e comunicare. Ma penso che l’aspetto principale sia la capacità di fissare obiettivi e le abilità mentali, come il pensiero positivo e la riflessione. Una mentalità da rugbista mi ha aiutato quando stavo imparando nuove abilità o cercando di evolvere una parte del mio gioco. Per esempio, quando impari a passare una palla da 20 metri, all’inizio non ti aspetti di riuscirci subito, impari a passare corto e riprenderla, un pezzettino alla volta costruisci l’abilità e poi aumenti la sfida. Una mentalità da rugbista mi ricorda questo processo nella vita reale, quando potrei sentirmi frustrata nel non vedere progressi velocemente, ma mi ricordo di continuare a esercitarmi.
3. Puoi darmi 3 parole che connettono il rugby con la libertà?
Gioia, Corsa, Dominio.
4. Cosa significa per te vivere in una terra di libertà?
Per me significa uguaglianza e persone che hanno opportunità.
5. Quale oggetto ti rappresenta e perché? Qual è un aforisma che guida la tua vita?
Drago – Sono una gallese appassionata, ho fuoco nella pancia per rendere il mondo un posto migliore e amo l’idea di poter volare ed esplorare.
“Non inseguire, attrai”