SPAGNA: SI PARTE DA PEZZI SPARSI, SI TROVANO SOLUZIONI, E SI APPREZZA IL VIAGGIO PIÙ DEL RISULTATO FINALE.

“Si parte da pezzi sparsi, si trovano soluzioni, e si apprezza il viaggio più del risultato finale.”

Jose Gorrotxategi

Elena Vallejo Lopezs

Jose Gorrotxategi

Si ringrazia:

Elena Vallejo Lopezs
Vicepresidente Fed. Spagnola

Jose Gorrotxategi
Former Resp. Sviluppo committee femminile Rugby Europe

  • La storia del movimento femminile in Spagna
  • Testimonianze
  • Tempo di lettura 10′

 

SPAGNA - Scopri di più

La Spagna è una monarchia parlamentare dell’Europa sud-occidentale, con circa 49,3 milioni di abitanti nel 2025 e una leggera maggioranza femminile. Le donne ricoprono il 47 % dei seggi nel parlamento nazionale, grazie anche a normative che promuovono liste elettorali equilibrate dal punto di vista di genere. La partecipazione femminile al mercato del lavoro è intorno al 52–53 %, con un divario rispetto agli uomini (62 %) che evidenzia margini di progresso. Le donne dedicano circa il 19 % del loro tempo al lavoro domestico non retribuito, più del doppio rispetto agli uomini (8,6 %). Malgrado una forte presenza nel mondo del lavoro, le donne restano sottorappresentate nelle posizioni dirigenziali di alto livello.
(FONTE: INE; Wikipedia – Law of Equality Spain; Gender Data Portal – World Bank; data.unwomen.org; McKinsey – Women Matter Spain)

STORIA DEL PAESE

1. Quando è nato il movimento del rugby femminile nel tuo paese e qual è la sua storia? Com’è strutturato il rugby nel tuo Paese?

Il movimento del rugby femminile in Spagna ha origini all’inizio del XX secolo, con la prima menzione documentata di una partita pubblicata su La Nación il 14 maggio 1935. Tuttavia, la Guerra Civile Spagnola (1936-1939) e la dittatura franchista (1939-1975) sopprimerono la partecipazione femminile nello sport, incluso il rugby. Dopo la morte di Franco nel 1975, il rugby femminile ha cominciato a rifiorire. La prima squadra ufficiale di rugby femminile è stata formata nel 1976 al Club Deportivo Arquitectura di Madrid, seguita nel 1979 da una seconda squadra a Barcellona, collegata all’INEF (Istituto Nazionale di Educazione Fisica). Il rugby femminile è diventato più strutturato negli anni ’80, con la prima lega di rugby femminile in Catalogna (1982-1983) e il primo campionato nazionale (1989). Da allora, il rugby femminile ha registrato una crescita significativa, con un numero crescente di giocatrici, squadre e competizioni a livello nazionale.Sommario dei principali traguardi: 1935: Prima partita di rugby femminile documentata (Madrid). / 1971: Prima partita di rugby femminile segnalata in Asturie. / 1976: Prima squadra ufficiale di rugby femminile (CD Arquitectura, Madrid). / 1979: Seconda squadra costituita (INEF, Barcellona). / 1982: L’INEF Lleida forma una squadra di rugby femminile. / 1983–1984: Prima lega di rugby femminile in Catalogna; 145 giocatrici iscritte. / 1989: Primo campionato nazionale; oltre 150 giocatrici iscritte. / 1991: Formazione della squadra nazionale di rugby femminile della Spagna. / 1995: La Spagna partecipa alla sua prima Coppa del Mondo di Rugby Femminile (6° posto). / 2010: La Spagna supera i 1.000 giocatori femminili registrati. / 2013: Il numero di giocatrici registrate raggiunge le 3.000. / 2016: La squadra di rugby sevens femminile della Spagna si qualifica per le Olimpiadi di Rio. / 2022: Oltre 6.844 giocatrici femminili registrate, inclusi 1.200 ragazze sotto i 12 anni. / 2025: La Spagna si qualifica per la Coppa del Mondo di Rugby Femminile in Inghilterra.Da appena 145 giocatrici negli anni ’80 a quasi 7.000 oggi, il rugby femminile in Spagna ha conosciuto una crescita straordinaria. Oggi il rugby è ben strutturato, con leghe nazionali, una forte presenza internazionale e una crescente professionalizzazione. Con la Spagna pronta a competere nella Coppa del Mondo del 2025, il futuro del rugby femminile appare più luminoso che mai.

Il rugby femminile in Spagna ha iniziato a svilupparsi negli anni ’70, con le prime partite informali giocate in università e club. Negli anni ’80, il rugby ha acquisito maggiore struttura, portando alla creazione di competizioni ufficiali e alla formazione della squadra nazionale. Sviluppo iniziale (1970-1980): Il rugby femminile in Spagna è nato in ambienti amatoriali, principalmente nelle università e nei club locali. Le prime squadre sono comparse a Madrid, Barcellona e Valladolid. Nonostante le difficoltà iniziali, l’interesse per lo sport è cresciuto, portando alla creazione di altre squadre. Prime competizioni ufficiali (1989-1990): 1989: Prima partita ufficiale di rugby femminile. / 1991: Formazione della squadra nazionale di rugby femminile della Spagna. / 1995: La Spagna debutta nella Coppa del Mondo di Rugby Femminile (6° posto). Crescita della competitività (2000-2010): 2000–2006: La Spagna partecipa al Sei Nazioni Femminile, affrontando Inghilterra, Francia, Irlanda, Scozia e Galles. / 2002: La Spagna ospita la Coppa del Mondo di Rugby Femminile, aumentando la popolarità dello sport. / 2016: La squadra di rugby sevens femminile della Spagna si qualifica per le Olimpiadi di Rio, segnando un traguardo storico. Crescita recente e successi (2020-oggi): 2022 e 2023: La Spagna vince due titoli consecutivi nel Campionato Europeo di Rugby Femminile. / 2024: La Spagna si qualifica per la Coppa del Mondo di Rugby Femminile 2025 in Inghilterra, vincendo il torneo WXV 3 a Dubai. / 2025: La Spagna parteciperà alla sua settima Coppa del Mondo. Partecipazione della Spagna alla Coppa del Mondo di Rugby Femminile: La squadra di rugby femminile della Spagna, Las Leonas, ha una lunga storia nella Coppa del Mondo di Rugby Femminile, partecipando a sei edizioni finora. I loro risultati passati includono: 1991 (Galles): 6° posto / 1994 (Scozia): Non partecipata / 1998 (Paesi Bassi): 7° posto / 2002 (Spagna, paese ospitante): 8° posto / 2006 (Canada): 9° posto / 2010 (Inghilterra): Non qualificata / 2014 (Francia): 9° posto / 2017 (Irlanda): 10° posto / 2021 (Nuova Zelanda): Non qualificata / 2025 (Inghilterra): Qualificata. La qualificazione della Spagna per la Coppa del Mondo di Rugby Femminile 2025 in Inghilterra rappresenta un’importante conquista, poiché sarà la loro settima partecipazione a questo prestigioso torneo. Successi della Spagna nelle competizioni europee. La Spagna è stata una forza dominante nel Campionato Europeo di Rugby Femminile, vincendo frequentemente il titolo. Alcuni dei traguardi più importanti includono: 1995 (Italia): Campioni / 1996 (Spagna): Secondi / 1999 (Italia): Secondi / 2003 (Svezia): Campioni / 2010 (Francia): Campioni / 2013 (Spagna): Campioni / 2016 (Spagna): Campioni / 2018 (Belgio): Campioni / 2019-2024: Campioni consecutivi. La Spagna ha anche partecipato alle edizioni del Torneo delle Cinque Nazioni (2000-2001) e Sei Nazioni (2002-2006) prima di essere sostituita dall’Italia. I migliori risultati includono: Cinque Nazioni 2000: 3° posto / Cinque Nazioni 2001: 2° posto (condiviso) / Sei Nazioni 2002: 3° posto / Sei Nazioni 2004: 3° posto Anche se la Spagna non partecipa più al Sei Nazioni, è rimasta una squadra dominante nel rugby europeo. Guardando al futuro: Con la Spagna che si qualifica per la Coppa del Mondo di Rugby Femminile 2025, il programma di rugby femminile del paese continua a crescere e migliorare. Las Leonas sono pronte ad affrontare alcune delle migliori squadre del mondo, consolidando ulteriormente il loro posto nel rugby internazionale.

Il rugby femminile in Spagna ha registrato una crescita straordinaria negli ultimi decenni, sia nel numero di club che nella struttura delle sue competizioni. Nel 2024 c’erano più di 230 club di rugby femminile in Spagna, un aumento che riflette l’interesse e la partecipazione crescente delle donne a questo sport. L’organizzazione del rugby femminile in Spagna si basa su una struttura gerarchica di leghe e competizioni, coordinate dalla FER e dalle federazioni territoriali. Struttura e Leghe principali: División de Honor Femenina: La massima serie del rugby femminile in Spagna, conosciuta per motivi di sponsorizzazione come Liga Iberdrola de Rugby. Nella stagione 2024-2025, la lega conta 8 squadre. / División de Honor B Femenina: La seconda categoria nazionale, composta da squadre che aspirano alla promozione nella División de Honor. / Copa de la Reina: Una coppa giocata durante la stagione che include squadre della División de Honor e della División de Honor B, strutturata in fasi a eliminazione diretta. / Leghe Regionali: Le leghe regionali consentono a nuove squadre di partecipare e promuovono lo sviluppo del rugby femminile a livello locale. Attualmente ci sono oltre 120 squadre senior femminili. / GPS (Grand Prix Sevens): Tre tappe della lega Sevens a livello nazionale con 12 squadre. / Challenge: Una competizione che dà alle squadre vincenti delle leghe regionali la possibilità di competere nel GPS. / Leghe Regionali VII: Più di 50 squadre competono nelle leghe regionali per qualificarsi al Challenge e al GPS. La FER promuove anche programmi di sviluppo e di promozione del rugby femminile, con l’obiettivo di aumentare la partecipazione e migliorare il livello competitivo in tutte le categorie.

2. Pensi che giocare a rugby abbia un impatto sociale per una donna nel tuo paese?

Sì, giocare a rugby ha un impatto sociale significativo per le donne in Spagna. Lo sport è più di un semplice gioco: rappresenta empowerment, uguaglianza e abbattimento degli stereotipi in un paese dove tradizionalmente il rugby è stato dominato dagli uomini. Ecco come il rugby influisce positivamente sulle donne in Spagna: Empowerment e Fiducia Il rugby è uno sport fisico e strategico che aiuta le donne a sviluppare fiducia, resilienza e capacità di leadership. La natura inclusiva del rugby (dove vengono valorizzati diversi tipi di corpo e abilità) favorisce l’autosufficienza e la positività corporea. Le donne che praticano il rugby spesso riferiscono di sentirsi più forti e più empowerate in altri aspetti della loro vita.
Uguaglianza di Genere e Sfondare gli Stereotipi Il rugby sfida i ruoli di genere tradizionali, dimostrando che le donne possono eccellere in sport fisici e di contatto come gli uomini. L’ascesa delle Leonas (la squadra nazionale femminile di rugby della Spagna) e il loro successo in competizioni internazionali hanno aumentato la visibilità e il rispetto per il rugby femminile. L’aumento della copertura mediatica e dei finanziamenti (come la Liga Iberdrola) contribuisce a cambiare la percezione delle donne nello sport.
Comunità e Inclusione Sociale Il rugby promuove un forte senso di comunità e di lavoro di squadra, aiutando le giocatrici a costruire amicizie durature e reti di supporto. Lo sport viene praticato in diverse regioni e con background sociali differenti, creando più opportunità per le donne di connettersi e sviluppare abilità sociali. I club di rugby femminili spesso organizzano progetti sociali, workshop e corsi di formazione per giovani, incoraggiando così un numero crescente di ragazze a unirsi allo sport.
Opportunità in Educazione e Carriera Molte università in Spagna offrono borse di studio per il rugby, aiutando le giocatrici a accedere all’istruzione superiore. Il rugby insegna competenze preziose come leadership, lavoro di squadra e disciplina, che sono utili nella carriera professionale. Alcune giocatrici si trasferiscono in ruoli come allenatrici, arbitri o manager sportivi, contribuendo così alla presenza femminile nell’amministrazione del rugby.
Salute e Benessere Il rugby promuove uno stile di vita sano, combinando fitness fisico con forza mentale. Gli studi mostrano che le donne che praticano sport come il rugby hanno una maggiore autostima, una migliore gestione dello stress e tassi inferiori di ansia e depressione.
Sfide e Crescita Futura Nonostante i progressi, il rugby femminile in Spagna deve ancora affrontare sfide come i finanziamenti limitati, le opportunità professionali inferiori e i pregiudizi sociali. Continui investimenti nei programmi di base, maggiore visibilità mediatica e leghe professionistiche saranno essenziali per garantirne la crescita futura e l’impatto sociale. Il rugby ha un potente e positivo impatto sociale sulle donne in Spagna. Le empowera, sfida le norme di genere, costruisce forti comunità e offre opportunità di crescita personale e professionale. Man mano che lo sport continua a ottenere riconoscimento e supporto, il suo impatto sulle donne nella società spagnola diventerà sempre più forte.

3. Secondo te, cosa può offrire il rugby alle donne del tuo paese?

Sempre più donne in Spagna possono vivere il loro sogno di dedicarsi completamente al rugby. Anche se alcune devono ancora andare all’estero per trovare opportunità, il fatto che la professionalità sia ora possibile è una vittoria significativa. Vedere così tante giocatrici e club investire in strutture migliori e visibilità dimostra che stiamo facendo progressi. Questo ispira le generazioni future e rafforza la determinazione di coloro che lottano ancora per il progresso, sia dentro che fuori dal campo. La professionalizzazione della Liga Iberdrola è in corso—talvolta lenta, ma inarrestabile. Ogni passo ci avvicina a una realtà consolidata e professionale. Tuttavia, questo progresso non può avvenire in isolamento. Abbiamo bisogno del supporto di sponsor importanti e di un solido sostegno istituzionale—aziende e organizzazioni che credano nel talento, nello sforzo e nella dedizione di donne coraggiose—donne che non hanno paura del successo, che danno il massimo e che lavorano instancabilmente per migliorare e raggiungere i loro obiettivi. Il rugby femminile non riguarda solo la competizione; riflette la nostra lotta per l’uguaglianza, il riconoscimento e la dignità che ci spetta di diritto. Giocare a rugby ci permette di far sentire la nostra voce, non solo per ricordare da dove veniamo, ma per chiedere un futuro in cui l’uguaglianza nello sport non sia più un’aspirazione, ma una realtà. Ogni anno, le donne nel rugby diventano più forti, più preparate e più determinate a rivendicare ciò che è loro: visibilità, rispetto e il diritto di essere riconosciute come atlete. Dalle giovani ragazze che sognano di diventare Leonas a quelle che si preparano per la loro prima Coppa del Mondo, fino alle madri che scoprono il rugby più tardi nella vita—questo sport ci dà forza a tutte. Credo veramente nei valori del rugby, nell’impegno di ogni donna e ragazza che entra in questo sport, e nel riflesso di questi valori in ogni allenamento, ogni sacrificio e ogni traguardo. Il rugby ci spinge avanti. Ci dà potere. E siamo arrivati a un punto in cui dire “gioco a rugby” non dovrebbe più suscitare sorpresa o disapprovazione, ma orgoglio e ammirazione. Il rugby femminile è sia un presente che un futuro. E siamo pronte a dimostrarlo.

UN VIAGGIO NEL RUGBY (Jose Gorrotxategi)

Guarda l’intervista intergrale a Jose Gorrotxategi:

1. Quando hai iniziato a giocare a rugby e come hai scoperto della sua esistenza?

Avevo interessi vari, incluso un fascino per l’aviazione, e sono stato fortunato a volare con amici, anche se non ho mai preso la licenza. Ho iniziato come ingegnere elettrico, anche se passavo troppo tempo al bar. Poi ho studiato amministrazione aziendale per quattro anni prima di rendermi conto che non era la mia passione. Infine, ho studiato per diventare maestro di scuola primaria, cosa che ha fatto piacere ai miei genitori. Proprio in quel periodo sono tornato allo sport, che mi ha portato alla carriera nel rugby. Queste esperienze diverse hanno formato la mia comprensione di scenari complessi e mi hanno aiutato a entrare in empatia con le persone in difficoltà, cosa comune nel rugby.

2. Cosa ti ha insegnato il rugby che ha avuto un impatto sulla tua vita quotidiana? Puoi farmi un esempio di quando una mentalità da rugby ti è stata utile?

Il rugby ci cambia, aiutandoci ad affrontare le sfide della vita con resilienza. (…). Questa complessità è ciò che rende il rugby bello e simile alla vita, dove lavoro duro, dedizione e adattabilità sono essenziali (…). Il rugby non è uno sport facile; è complesso e impegnativo(…). Queste frasi mostrano chiaramente come i valori del rugby siano stati interiorizzati e abbiano influenzato l’approccio alla vita. L’intera narrazione del percorso accademico e professionale, con momenti di incertezza, cambi di rotta, resilienza e adattamento, rappresenta perfettamente l’applicazione di una mentalità da rugby alla vita.

3. Puoi darmi 3 parole che connettono il rugby con la libertà?

Uguaglianza (“libertà significa uguaglianza di opportunità per tutti”)

Adattabilità (“dedizione e adattabilità sono essenziali”)

Empatia (“mi hanno aiutata a entrare in empatia con le persone in difficoltà”)

4. Cosa significa per te vivere in una terra di libertà?

La libertà, per me, significa la capacità di godere, amare, odiare e seguire un processo che ti aiuti a capire perché accadono le cose, permettendoti di prendere decisioni che ti pongano in una posizione migliore per il futuro.

5. Quale oggetto ti rappresenta e perché?

Uno dei miei hobby è costruire modellini in plastica. Questo processo rispecchia la mentalità del rugby: si parte da pezzi sparsi, si trovano soluzioni, e si apprezza il viaggio più del risultato finale. Quindi: modellini in plastica come metafora della costruzione, della resilienza e del processo. (…) “Cerca di capire prima di voler essere capito.” È definita esplicitamente come una “saggezza che ancora oggi porto con me”.


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