
AUSTRIA: LE DONNE CHE GIOCANO A RUGBY RIDEFINISCONO CONCRETAMENTE COSA SIGNIFICA FORZA, DETERMINAZIONE E LEADERSHIP.
“Le donne che giocano a rugby ridefiniscono concretamente cosa significano forza, determinazione e leadership”

Si ringrazia:
Katharine Kuess
Vicepresidentessa della Federazione Austriaca Rugby
- La storia del movimento femminile in Austria
- Testimonianze
- Tempo di lettura 7′
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L’Austria è una repubblica federale dell’Europa centrale, con circa 9,16 milioni di abitanti nel 2024, una crescita demografica modesta. Secondo UN Women (febbraio 2024), le donne detengono circa il 41 % dei seggi parlamentari, mentre le nascite adolescenziali sono molto contenute (3,9 per mille donne 15-19 anni nel 2023). La legislazione a sostegno della parità è ben sviluppata (88,9 % degli strumenti normativi presenti), ma permangono lacune nei dati su divario salariale, ruoli dirigenziali femminili e violenza di genere. Politicamente, l’Austria è una repubblica parlamentare con Parlamento bicamerale: il Nationalrat, dove le donne occupano circa il 36 % dei seggi, e il Bundesrat, con una quota femminile del 46,7 %. (FONTI: data.unwomen.org, IPU, UNECE)
STORIA DEL PAESE
1. Quando è nato il movimento del rugby femminile nel tuo paese e qual è la sua storia? Com’è strutturato il rugby nel tuo Paese?
I primi tentativi di creare una squadra femminile risalgono circa al 2003-2004. Abbiamo una squadra nazionale femminile di rugby a 7 dal 2005. È iniziato con un piccolo gruppo, guidato da un’allenatrice molto dedicata e da giocatrici altrettanto determinate, che viaggiavano e giocavano contro squadre in tutta Rugby Europe, cercando nel frattempo di far nascere altre squadre femminili anche in Austria. Attualmente, in 11 club è presente o in fase di formazione una squadra femminile. Le squadre più piccole giocano in combinazione con altri club per permettere alle atlete di acquisire tempo di gioco ed esperienza. Prima del Covid c’erano più giocatrici, ma ora stiamo tornando a crescere. Disputiamo un campionato di rugby a 7 con 8 tornei durante l’anno e stiamo attualmente ricostruendo un programma di rugby XV. L’obiettivo è giocare la nostra prima partita internazionale ufficiale di rugby femminile a XV in autunno.
2. Pensi che giocare a rugby abbia un impatto sociale per una donna nel tuo paese?
Al momento no, ma penso che se riusciremo a far conoscere meglio il rugby e a raggiungere un pubblico più ampio, potremmo avere un impatto significativo sulle giovani donne e sul modo in cui vedono se stesse. Credo che il rugby sia un’opportunità per scoprire il proprio potenziale e crescere.
3. Secondo te, cosa può offrire il rugby alle donne del tuo paese?
Il rugby può offrire molto alle donne in Austria, sia a livello personale che in un contesto sociale più ampio. È uno sport che richiede forza fisica e mentale. Per le donne, giocare a rugby può contribuire a costruire fiducia in sé stesse, resilienza e un forte senso di empowerment personale: qualità che si riflettono anche nella vita quotidiana. L’Austria, come molti altri paesi, si confronta ancora con stereotipi di genere nello sport. Le donne che giocano a rugby ridefiniscono concretamente cosa significano forza, determinazione e leadership. Il rugby ha una cultura profondamente radicata nello spirito di squadra e nella solidarietà. Per le donne austriache, specialmente quelle che cercano una rete di supporto, la comunità rugbistica può offrire amicizia, mentorship e un forte senso di appartenenza. Penso che partecipare al rugby apra anche porte verso ruoli di leadership – sia dentro che fuori dal campo. Allenare, arbitrare o lavorare nell’organizzazione del rugby può rappresentare un trampolino di lancio per le donne austriache che vogliono affermarsi nello sport e oltre.
UN VIAGGIO NEL RUGBY
1. Quando hai iniziato a giocare a rugby e come hai scoperto della sua esistenza?
A dire il vero, non ero mai stata attratta dagli sport di squadra prima di iniziare a giocare a rugby. Quando ho iniziato a giocarci ho trovato così tanti caratteri diversi…
2. Cosa ti ha insegnato il rugby che ha avuto un impatto sulla tua vita quotidiana? Puoi farmi un esempio di quando una mentalità da rugby ti è stata utile?
Tantissimo, soprattutto in termini di accoglienza, coraggio e leadership: Il rugby può rafforzare le donne costruendo la loro fiducia e dando loro il coraggio di provare cose nuove. Mi piace prendermi cura dei giocatori sia come allenatrice sia come leader del team. Non è un singolo episodio, ma la mentalità emerge costantemente nel suo ruolo attiva. Nel rugby mi chiamano ‘la mamma del team’ o persino ‘il papà del team’.
3. Puoi darmi 3 parole che connettono il rugby con la libertà?
Conoscere i propri limiti, avere coraggio e famiglia.
4. Quale oggetto ti rappresenta e perché?
Ho portato con me il mio paradenti. Prima di tutto, perché sono una dentista… ma porto sempre anche dei paradenti di riserva per aiutare gli altri.