BOTSWANA: UNA MENTALITÀ DA RUGBY INFONDE LA CAPACITÀ DI ATTENERSI AL PIANO DI GIOCO, ANCHE QUANDO LA PRESSIONE AUMENTA

“Una mentalità da rugby infonde la capacità di attenersi al piano di gioco, anche quando la pressione aumenta”

Gorata Kgathi

Si ringrazia:

Gorata Kgathi
Resp. Training ed Education

  • La storia del movimento femminile in Zimbabwe
  • Testimonianze
  • Tempo di lettura 7′

 

BOTSWANA - Scopri di più

Il Botswana è una repubblica parlamentare dell’Africa meridionale con circa 2,4 milioni di abitanti (2024), dove le donne rappresentano leggermente più della metà della popolazione. La rappresentanza femminile in parlamento resta bassa, con appena l’11,1 % dei seggi occupati da donne (febbraio 2024). Tuttavia, la partecipazione femminile al lavoro è robusta: nel 2023, circa il 63 % delle donne tra 15 e 64 anni era attiva nella forza lavoro, e il 52,7 % delle posizioni manageriali intermedie e superiori era ricoperto da donne. Nonostante questi progressi economici, le donne incontrano ostacoli nella carriera politica e lamentano vulnerabilità rispetto alla violenza di genere e all’accesso universale a servizi riproduttivi.
(FONTE: data.unwomen.org; Gender Data Portal – World Bank; CEIC; IPU Parline; African Business; UN Women)

STORIA DEL PAESE

1. Quando è nato il movimento del rugby femminile nel tuo paese e qual è la sua storia? Com’è strutturato il rugby nel tuo Paese?

La prima squadra nazionale femminile è stata formata nel 2008. Prima di allora, le donne partecipavano allo sport scolastico.

Abbiamo iniziato con il touch rugby, poi il tag rugby, e il rugby a contatto è stato introdotto alla fine del 2007. Giocano nei formati 7s e 10s. Attualmente stiamo considerando l’introduzione della lega 15s, ma a causa delle difficoltà legate al numero di giocatrici, i club potrebbero dover unirsi per formare una squadra di 15. Attualmente ci sono 9 club in diverse regioni. La stagione di rugby inizia con alcuni tornei di 7s, seguiti da una lega di sevens e poi da una lega di 10s. Dalla pandemia di Covid, lo sport scolastico è stato sospeso e solo ora il governo sta cercando di ripristinarlo.

2. Pensi che giocare a rugby abbia un impatto sociale per una donna nel tuo paese?

Si.

3. Secondo te, cosa può offrire il rugby alle donne del tuo paese?

Il rugby in Botswana offre alle donne una piattaforma multifacetica per la crescita personale e l’empowerment. Lo sport fornisce una comunità sicura e di supporto, combattendo problemi come la violenza di genere e le difficoltà legate alla salute mentale. Favorisce un senso di appartenenza e realizzazione, costruendo fiducia e coraggio attraverso la partecipazione e la competizione. Inoltre, il rugby offre opportunità educative e professionali attraverso il coaching, la leadership, l’arbitraggio e altri ambiti legati al rugby, portando a un empowerment economico. Rappresentare la squadra nazionale offre viaggi internazionali, scambi culturali e l’esposizione a nuovi orizzonti. Infine, alcuni club offrono supporto diretto sotto forma di lavoro e educazione, rafforzando ulteriormente i benefici socio-economici della partecipazione al rugby per le donne in Botswana.

UN VIAGGIO NEL RUGBY

1. Quando hai iniziato a giocare a rugby e come hai scoperto della sua esistenza?

Ho iniziato a giocare nel 2012. La mia introduzione al rugby è stata del tutto casuale. Un amico mi ha invitato a una sessione di allenamento, un giovedì che stavo aspettando in tribuna, vedendo e maneggiando per la prima volta un pallone da rugby; lì ho scoperto uno sport molto più impegnativo e affascinante della mia precedente esperienza con il tennis da tavolo.

2. Cosa ti ha insegnato il rugby che ha avuto un impatto sulla tua vita quotidiana? Puoi farmi un esempio di quando una mentalità da rugby ti è stata utile?

Una mentalità da rugby infonde la capacità di attenersi al piano di gioco, anche quando la pressione aumenta. Ogni sessione di allenamento, ogni giocata, ogni esercizio si costruisce verso l’obiettivo finale; tradotto nella mia vita quotidiana, alimenta la determinazione a raggiungere gli obiettivi, superare gli ostacoli, la volontà di vincere e la spinta a superare i limiti. La ricerca incessante dell’obiettivo: come insegnante, il mio obiettivo è il successo degli studenti. Questo è il “vincere la partita” dell’insegnante. Sono incessantemente motivato a trovare modi per aiutare ogni studente a migliorare, non importa quanto difficile possa sembrare. Divento persistente nel trovare il giusto metodo di insegnamento per ogni singolo studente, proprio come una squadra di rugby attacca con insistenza la linea di meta.

3. Puoi darmi 3 parole che connettono il rugby con la libertà?

Sgravato, potente, senza costrizioni.

4. Cosa significa per te vivere in una terra di libertà?

Significa libertà da pregiudizi e discriminazioni: il rugby, come ogni sport, promuove idealmente l’inclusività. “Vivere in una terra di libertà” implica un ambiente in cui razza, genere, orientamento sessuale o qualsiasi altro fattore non impedisca agli individui di partecipare o progredire secondo il loro potenziale all’interno dello sport. Questo parla di giustizia sociale nel contesto del gioco.

5. Quale oggetto ti rappresenta e perché? Qual è un aforisma che guida la tua vita?

Penso che un robusto ramo di quercia mi rappresenti perché rappresenta forza, resilienza e impegno duraturo. I suoi rami forniscono ombra e riparo. È uno specchio della mia dedizione e del mio impegno mostrati nella mia carriera sportiva.
“Sali in alto come sogni, vai in profondità come la cura”


RUGBY EMPOWERMENT PER LA VITA – LA STORIA SIAMO NOI