UGANDA: REGOLA N. 1: PROVACI – REGOAL N. 2: PROVACI DI NUOVO

“Regola n. 1: provaci – Regola n. 2: provaci di nuovo”

Regina Hellen Lunyolo

Si ringrazia:

Regina Hellen Lunyolo
Membro del board Fed. Ugandese con la delega al femminile

  • La storia del movimento femminile in Uganda
  • Testimonianze
  • Tempo di lettura 5′

 

UGANDA - Scopri di più

L’Uganda è una repubblica presidenziale dell’Africa orientale con circa 24,3 milioni di abitanti nel 2024, di cui il 53 % sono donne. In parlamento, il 34 % dei seggi è occupato da donne grazie anche a seggi riservati. La partecipazione femminile alla forza lavoro è elevata, al 76,5 % (contro l’85,4 % degli uomini), ma persistono differenze nell’occupazione formale e nel divario retributivo. Più del 34 % delle ragazze tra i 20 e i 24 anni era sposata o in unione prima dei 18 anni, e il tasso di natalità adolescenziale è alto, circa 111,4 nascite ogni 1.000 ragazze tra i 15 e i 19 anni.
(FONTE: Uganda Bureau of Statistics; IPU Parline; data.unwomen.org; World Bank Gender Data Portal; Afrobarometer; UN Women brief on Uganda labor inequalities)

STORIA DEL PAESE

1. Quando è nato il movimento del rugby femminile nel tuo paese e qual è la sua storia? Com’è strutturato il rugby nel tuo Paese?

Il rugby femminile in Uganda è iniziato nel 2003 presso il Kyadondo Rugby Club, sotto la guida di James Park (preside della Hillside High School ed ex giocatore dei Harlequins in Kenya). È nato da un gruppo di donne che si allenavano per mantenersi in forma, al quale si sono poi unite atlete provenienti da altri sport come basket, pallamano, cricket, hockey, calcio e atletica. A causa del numero limitato di giocatrici e della mancanza di competizioni, iniziarono a giocare nel formato del rugby a 7, divise in 2 o 3 squadre che si affrontavano ogni sabato prima delle partite maschili. La loro prima partita internazionale, una vittoria per 92-0 contro il Ruanda nel 2005, fu un evento importante, disputato per la prima volta sotto i riflettori. Da allora, le Lady Cranes hanno partecipato a diversi tornei, incluso il Rugby World Cup Sevens nel 2009. Hanno inoltre preso parte alla Elgon Cup contro il Kenya e si sono qualificate per la Rugby Africa Women’s Cup del 2025.

Primi anni (2005-2008): Venne istituita la Uganda Women’s Rugby Association (UWRA) e si formò la squadra nazionale Lady Cranes, segnando l’inizio del rugby femminile organizzato in Uganda. Si affermarono rapidamente, vincendo la loro prima partita internazionale contro il Ruanda.

Qualificazione alla Coppa del Mondo (2008-2009): Nel 2008, le Lady Cranes si qualificarono alla prima edizione del Rugby World Cup Sevens. La partecipazione alla Coppa del Mondo 2009 a Dubai rappresentò una pietra miliare, nonostante non abbiano ottenuto vittorie.

Elgon Cup e competizioni regionali: Le Lady Cranes hanno partecipato anche alla Elgon Cup contro il Kenya, una rivalità tradizionale nell’Africa orientale, e ad altri tornei regionali.

Crescita e sviluppo continui: Negli ultimi anni, il rugby femminile in Uganda ha continuato a crescere, con le Lady Cranes impegnate nella World Rugby Sevens Challenger Series e in altri tornei. Si sono guadagnate la promozione alla Rugby Africa Women’s Cup 2025, a testimonianza del loro crescente status nel panorama africano.

Attualmente abbiamo 7 club che partecipano alla Premier League e 9 squadre nella lega regionale del campionato. Squadre della Premier League: Thunderbirds RFC (il primo e più antico club femminile), con sede a Kyadondo – conosciuto come la casa del rugby femminile in Uganda /  Black Pearls RFC – Kampala / Avengers RFC – Entebbe / Ewes RFC – Università di Makerere / Nile Rapids – Jinja / Elgon Shewolves – Mbale / Black Panthers RFC – Kampala. Club della lega regionale del campionato: Ladyswans – Entebbe /  Ladypacers – Kisubi / Eagles – Mbale / Walukuba Titans – Jinja / Njeru Cyclones – Jinja / Kitgum Queens – Kitgum / Nile Leopardess – Arua / Lira Latrix – Lira / Gulu Sprinters – Gulu.

2. Pensi che giocare a rugby abbia un impatto sociale per una donna nel tuo paese?

Sì. Comunità e coesione sociale: Il rugby unisce persone provenienti da contesti diversi, creando unità e solidarietà.

 Le partite attirano molte persone, favorendo esperienze condivise ed entusiasmo, come dimostrato dal crescente pubblico in Uganda. / Il rugby può abbattere barriere sociali ed economiche. Sviluppo personale: Insegna valori fondamentali come il lavoro di squadra, la disciplina e la perseveranza.

Aumenta l’autostima, la fiducia e le capacità di leadership.

Aiuta i giovani a sviluppare abilità sociali e a creare legami duraturi. Cambiamento sociale ed emancipazione: Il rugby può sensibilizzare su temi sociali importanti.

Organizzazioni come Rugby Tackling Life (RTL) usano il rugby per trasmettere competenze di vita, educare su salute sessuale e riproduttiva, e incentivare l’istruzione femminile.

RTL offre anche opportunità di leadership alle donne, promuovendo la loro voce e le loro esperienze.

Swans Sports Club organizza eventi per sensibilizzare su problemi come il cancro e la violenza di genere, ad esempio con il Swans Beach Touch Rugby against Cancer e campagne contro la violenza scolastica in collaborazione con l’ONU. Impatto oltre il campo: Il rugby crea opportunità economiche attraverso turismo e attività locali.

Rugby Afrique ha sostenuto cause benefiche, inclusa la raccolta fondi per un orfanotrofio.

Il rugby può rafforzare l’immagine positiva dell’Uganda a livello internazionale.

3. Secondo te, cosa può offrire il rugby alle donne del tuo paese?

Salute fisica e mentale: Miglioramento della forma fisica: il rugby è uno sport intenso che migliora la salute cardiovascolare, la forza e la resistenza. / Riduzione dello stress: l’attività fisica e il lavoro di squadra aiutano a ridurre ansia e stress. / Immagine corporea positiva: praticare sport può aumentare l’autostima e favorire una percezione positiva del proprio corpo. Sviluppo personale: Aumento della fiducia in sé: il rugby insegna a credere nelle proprie capacità, superare ostacoli e prendere decisioni rapide. / Sviluppo di abilità sociali: comunicazione, rispetto e lavoro di squadra sono essenziali nel rugby. / Competenze di leadership: il rugby offre l’opportunità di assumere ruoli di leadership dentro e fuori dal campo. / Senso di emancipazione: lo sport può aiutare le donne a sfidare le norme sociali e a inseguire i propri obiettivi. / Disciplina: il rugby insegna valori utili nella vita come la gestione del tempo, la disciplina e il rispetto dell’autorità. Benefici sociali e comunitari: Creazione di legami forti e duraturi: il rugby promuove una forte coesione e amicizie significative. / Maggiore accesso a istruzione e opportunità: i programmi di rugby possono incentivare le ragazze a proseguire gli studi e offrire educazione sanitaria e orientamento professionale. Emancipazione attraverso lo sport: Il rugby offre una piattaforma alle donne per sfidare le norme sociali e ricevere riconoscimento e sostegno. In Uganda, il rugby è molto più di uno sport: è uno strumento per l’emancipazione femminile, il cambiamento sociale positivo e la formazione delle future leader.

UN VIAGGIO NEL RUGBY

Guarda la video intervista a Regina Hellen Lunyolo:
https://www.youtube.com/shorts/pgScrDqeY5A


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