MADAGASACAR: DEVI SEMPRE AVANZARE RISPETTANDO LE REGOLE, SUPERARE GLI OSTACLI CHE TI SI PARANO DAVANTI E ALLA FINE RAGGIUNGERAI I TUOI OBIETTIVI

“Devi sempre avanzare rispettando le regole, superare gli ostacoli che ti si parano davanti e alla fine raggiungerai i tuoi obiettivi”

Ando Naina Herimahefa

Si ringrazia:

Ando Naina Herimahefa
Manager del settore femminile

  • La storia del movimento femminile in Madagascar
  • Testimonianze
  • Tempo di lettura 7′

 

MADAGASCAR - Scopri di più

Il Madagascar è una repubblica insulare dell’Africa orientale con circa 30,3 milioni di abitanti nel 2024 e una leggera maggioranza femminile. Le donne occupano il 19,4 % dei seggi parlamentari e partecipano alla forza lavoro per il 86,3 %, rispetto al 89,9 % degli uomini. Nonostante l’elevata partecipazione economica, persistono forti disparità in termini di accesso a ruoli decisionali e tutele legali.
(FONTE: data.unwomen.org; World Bank Gender Data Portal; IPU Parline; INSTAT Madagascar)

STORIA DEL PAESE

1. Quando è nato il movimento del rugby femminile nel tuo paese e qual è la sua storia? Com’è strutturato il rugby nel tuo Paese?

La prima squadra di rugby femminile in Madagascar è nata nel settembre 1988.
Fu all’inizio degli anni ’90 che il rugby femminile cominciò a svilupparsi nella capitale del Madagascar. A livello internazionale, l’avventura del rugby femminile iniziò con il rugby a 7 nel 2008, in occasione del torneo regionale di Bourbon a Réunion. A livello africano, la prima partecipazione della nazionale femminile Makis Ladies a un torneo di rugby a 7 avvenne nel 2011, mentre nel XV nel 2019. Per la prima volta nella storia, il Madagascar si è distinto a livello mondiale con la qualificazione delle Makis Ladies alla Rugby World Cup 7s del 2022. Per il XV, invece, le Makis Ladies si sono qualificate al WXV 3 nel 2024. Attualmente ci sono 20 club, divisi in 2 divisioni (Division 1 e Division 2), che partecipano al campionato nazionale. Per quanto riguarda le categorie giovanili, il rugby è diffuso soprattutto nel rugby comunitario e scolastico della capitale, ma anche nei campionati regionali distribuiti nelle 14 regioni del Paese.

2. Pensi che giocare a rugby abbia un impatto sociale per una donna nel tuo paese? Secondo te, cosa può offrire il rugby alle donne del tuo paese?

È evidente che giocare a rugby ha un impatto sociale profondo per le donne in Nigeria. Offre una piattaforma per le donne nigeriane nel rugby per sfidare i ruoli di genere tradi

UN VIAGGIO NEL RUGBY

1. Quando hai iniziato a giocare a rugby e come hai scoperto della sua esistenza ?

Ho iniziato a giocare a rugby quando ero all’università; lì ho toccato una palla ovale per la prima volta. Quando ero piccolo guardavo i giocatori di rugby in TV e pensavo che fosse uno sport da duri, quasi brutale. Ma una volta capite le regole, ho realizzato che il rugby è uno spasso, specialmente con quella regola fondamentale di dover sempre passare l’ovale all’indietro per poter andare in meta.

2. Cosa ti ha insegnato il rugby che ha avuto un impatto sulla tua vita quotidiana? Puoi farmi un esempio di quando una mentalità da rugby ti è stata utile?

Dal rugby ho imparato la perseveranza, il coraggio e la disciplina. Devi sempre avanzare rispettando le regole, superare gli ostacoli che ti si parano davanti e alla fine raggiungerai i tuoi obiettivi. All’inizio della mia carriera come arbitro di rugby, sapevo poco o nulla di arbitraggio, ma mi sono detto che potevo farcela. Guardando gli altri arbitri in campo, mi chiedevo come potessi impormi. Non avevo esperienza e non avevo legami familiari nel rugby. Tuttavia, non mi sono spaventato, avevo fiducia in me stesso e ho continuato il mio percorso nonostante gli ostacoli.

3. Puoi darmi 3 parole che connettono il rugby con la libertà?

Rispetto, solidarietà, inclusività.

4. Cosa significa per te vivere in una terra di libertà?

Vivere in un paese libero per me significa vivere in pace senza guerre. Siamo liberi di esprimere le nostre opinioni, siamo liberi di fare ciò che vogliamo senza offendere gli altri e che tutti si rispettino a vicenda.

5. Quale oggetto ti rappresenta e perché? Qual è un aforisma che guida la tua vita?

Un’ape: perché mi piace condividere la gioia, ma sono protettivo con chi mi sta intorno.
“Niente è difficile quando hai la determinazione”.


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